Scopriamo chi era la prima anarchica del mito greco.
Ciao amici di 4 passinelbosco,
con l’articolo di oggi inauguro un percorso che mi appassiona sui miti greci.
Non è solo frutto di mie ricerche, mi sono ispirata a Selene Calloni Williams, che è autrice di numerosi libri e documentari su psicologia ed ecologia profonda, sciamanismo, yoga, filosofia e antropologia. Lei ha parlato del mito di Antigone in una delle sue interessanti dirette si Facebook.
Ma torniamo ai miti: ci vengono insegnati a scuola spesso in modo asettico, ma i miti, come le fiabe, rappresentano l’espressione più pura dei processi psichici dell’inconscio collettivo.
Ma perchè è importante oggi il mito di Antigone?
Perchè ci parla per la prima volta di anarchia.
Cos’è l’anarchia? E’ la ribellione agli arconti, che sono quelle figure che svolgevano nelle polis il ruolo di giudici e controllori del mondo materiale.
Ma vediamo il mito di Antogone e capiamo il perchè è stata la prima anarchica della storia (del mito).
Antigone è una dei 4 figli di Edipo e Giocasta, frutto quindi di un incesto, perchè Giocasta era la madre di Edipo, il quale però venne a conoscenza di questo solo dopo aver procreato i loro 4 figli. Quando Edipo si rese conto di aver ucciso il padre e sposato la madre, si accecò e scacciato da Tebe peregrinò per tutta l’Attica accompagnato dalle figlie Antigone e Ismene. Ad un certo punto arrivarono nei pressi di un bosco sacro, il cui accesso era vietato ai profani. Edipo decise di entrarci comunque e venne ucciso dalle Eumenidi (dee vendicatrici dei crimini verso la famiglia). Così Antigone e Ismene tornarono a Tebe, dove Antigone scoprì che i suoi 2 fratelli, Eteocle e Polinice si erano uccisi combattendo tra di loro. Scoprì anche che Creonte, il nuovo re di Tebe fratello di Giocasta, aveva emanato un bando che proibiva la sepoltura di Polinice perchè si era alleato con la città di Argo, quindi contro il fratello e contro lo stesso re Creonte.
Ed è a questo punto che Antigone compie il suo gesto anarchico (contro gli arconti): seppellì degnamente suo fratello Polinice e il re diede ordine di murarla viva in una grotta.
Per la prima volta compare nel mito la parola anarchia. Antigone compie un atto anarchico, che è un atto di pìetas, di amore, di compassione.
Quindi per amore e compassione va contro alle regole.
Le norme sono il tentativo dell’umanità di tirarsi fuori dall’oscurità, ma tutti i miti ci dimostrano che sono il tentativo sbagliato.
Ciascuno di noi per risvegliarsi, deve fare un viaggio nel mondo oscuro dentro di sè, perché deve trovare quella metà di sè che va poi messa insieme alla metà che è in superficie.
Antigone è anarchica perchè è ribelle e la ribellione è una forma di amore. Sei ribelle quando ami, quando ci tieni veramente a qualcosa. Il vero significato profondo dell’anarchia è ribellarsi agli arconti che sono dentro di noi che sono relativi all’idea stessa che possa esistere qualcosa di bene e di male, qualcosa di giusto e di sbagliato, qualcosa di sano e qualcosa di malato.
Oggi gli arconti sono così potenti che il senso delle cose si è completamente ribaltato. Oggi non è più lo stato al servizio dei cittadini ma sono i cittadini al servizio dello stato. Ogni problema, il cittadino deve risolverlo con una limitazione della propria libertà. Il problema ricade sempre sull’individuo. Gli arconti sono al di sopra di ogni cosa.
E se ti ribelli perché vuoi compiere un atto di pìetas, un atto di compassione, un atto di amore, sei chiuso nella caverna, condannato.
La gente conclude che non conviene essere capaci di atti di pìetas, di atti di amore. L’amore è pericoloso, viene punito. E così l’egoismo e gli arconti imperano. Gli arconti governano là dove c’è paura, dove l’individuo si rinchiude nel proprio ego.
Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo? mi direte voi.
Noi possiamo fare atti di ribellione potentissimi dentro di noi, intanto riconoscendo la nostra vera natura, riconoscendo quello che viene da dentro di noi e distinguendolo da ciò che ci viene imposto dall’esterno. La consapevolezza di questo è un passo molto importante.
Abbiamo il dovere di scavare dentro noi stessi, trovare il nostro scopo e donarlo al mondo.
E questo è per me il più grande atto di anarchia.
Ed è totalmente in nostro potere.
Per approfondire chi è Selene Calloni Williams vi invito a visitare la sua pagina:
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