Mi sono sempre sentita un po’ strana. Una persona diversa dalle altre.

Ma pensavo: “Chi non si sente così?” Ognuno di noi forse pensa di essere unico, e quindi diverso dagli altri. 

Però ci sono cose di me che non riuscivo davvero a spiegare. E dicevo tra me e me “ma perché sono così?”

Forse è capitato anche a voi. 

Fino a quel giorno in cui una mia cara amica mi ha parlato delle “Persone altamente sensibili” o HSP (“Highly sensitive person”). 

Ma chi sono le HSP?

Sono persone che hanno un sistema nervoso particolarmente sensibile,  riescono a percepire meglio i dettagli dell’ambiente, e possono venire facilmente sovra-stimolate da tutto ciò che le circonda. 

Mi sono immediatamente incuriosita sull’argomento, e indovinate un po’ perchè?

Perché anche io sono una HSP. 

Come l’ho scoperto? 

Innanzitutto ho letto il libro di Rolf Sellin “Le persone sensibili hanno una marcia in più”, e mi ha illuminato. 

Ho pensato: “cavolo, sono io”.

Perché vi sto dicendo una cosa così personale? 

Perché spero che qualcuno di voi che sta leggendo si possa identificare e possa, come me capire un po’ meglio, approfondendo l’argomento, alcune cose su se stesso.

Mi sentivo spesso strana, diversa dagli altri. Non so quante volte ho pensato: “ma perché io devo vivere le cose in questo modo?” …così intensamente rispetto alle altre persone?

Mi sono sempre immedesimata troppo negli altri, perdendo di vista il mio centro. Le esigenze degli altri venivano sempre prima delle mie, e pur di non scontentare qualcuno facevo cose che non avevo voglia di fare. Avevo completamente perso me stessa. Non sapevo più chi ero io. E dove fosse il confine tra me e gli altri. 

Poi ho avuto la fortuna di conoscere la Dott.ssa Elena Lupo, che ha fondato per la prima volta in Italia un progetto di diffusione di questi studi, Persone altamente sensibili HSP Italia(tm).

Lei mi ha consigliato altri libri, tra cui “ Persone altamente sensibili” di Elaine Aron, la ricercatrice americana che ha portato alla luce questo tratto della personalità umana a partire dal 1996. Proprio in quest’ultimo  libro è presente un test per capire se si è o meno una HSP. 

Intendiamoci bene, non è una malattia. E’ un tratto genetico innato della personalità. 

Essere HSP significa processare le informazioni in maniera differente rispetto a chi non lo è. 

Noi riflettiamo più intensamente sulle cose, ad un livello più profondo. La maggior consapevolezza dei dettagli ci rende più intuitivi, il che significa che selezioniamo ed elaboriamo le informazioni in modo inconscio o semi-conscio. 

Spesso sappiamo le cose, ma senza capire come abbiamo fatto a saperle. 

Le controindicazioni di questo tratto sono che può arrivare confusione che deriva dalla nostra tendenza ad interpretare tutto attraverso i sensi. Da qui parte il logorio mentale che sfocia in sovra-stimolazione. 

Quindi abbiamo bisogno di trovare delle strategie uniche e personali per ricaricare le nostre energie, come stare da soli, oppure stare nel silenzio come succede a me oppure passeggiare nella natura, ascoltare la propria nota musicale, ballare, insomma ognuno a modo proprio.

Pensate che il 15-20 % della popolazione mondiale è HSP, e questo vale anche per il mondo animale. 

Vi suggerisco anche un altro libro sull’argomento che è il libro della Dott.ssa Elena LupoI bambini altamente sensibili”, che tratta principalmente dei bambini; leggendolo ho rivisto quella che ero da bambina, ed è stato perciò molto illuminante. 

Ed infine cito anche il libro di Federica BoscoMi dicevano che ero troppo sensibile”. Anche in questo libro si trovano spunti interessanti. 

Se volete approfondire vi invito anche a visitare il sito: www.personealtamentesensibili.it curato dalla stessa Dott.ssa Elena Lupo, la quale tiene anche seminario in giro per l’Italia con lo scopo di divulgare questo argomento.